giovedì 21 marzo 2013

Rimandato di un anno il sogno di Paolo

Paolo Manelli
Chi è Paolo? Quale è il suo sogno?
Rispondere alla prima domanda è abbastanza facile ed allo stesso tempo complicato. Vedrò di svelare il mistero nel modo più semplice. Il Paolo in questione “fa” di cognome Manelli. Ecco che vi si sono aperti occhi e mente: è l’organizzatore, o meglio uno degli organizzatori, della Maratona di Reggio Emilia. Certo, questo è vero, ma questo è solo una parte di Paolo.
Paolo è il “compagno di viaggio” con il quale puoi correre affiancato per chilometri in una maratona chiacchierando amabilmente.
Paolo è il “cicerone” che ti racconta, sempre correndo, la sua città, i suoi quartieri e le sue fabbriche. È successo quando abbiamo corso una mezza maratona nella sua Reggio, gara che si snodava nella parte est, parte non sfiorata dalla maratona e per molti nuova.
Paolo è l’“operaio” che terminata la sua maratona non si rintana in luoghi caldi per ricevere complimenti, ma rimane a fianco della truppa a smontare il palco e a spostare transenne, magari sotto la pioggia.
Arrivo Maratona di Reggio 2009.
Eccomi in compagnia di Paolo, l'aguzzino...
Paolo è l’“amico” che ti aspetta al traguardo per toglierti, con un suo sorriso ed un abbraccio, tutta la fatica di una maratona ... o meglio della “sua” maratona, anche se non sei un campione, oserei dire “soprattutto” se non sei un campione!
Paolo è il “curioso” che quando è presente come concorrente in altre gare osserva tutto per carpire le cose buone da riproporre, poi, nella maratona di Reggio.
Potrei continuare, ma non voglio annoiarvi troppo; credo che abbiate capito chi è Paolo.
Il mio ultimo incontro con Paolo è stato in occasione della Maratona di Piacenza. Appena l’ho visto prima della partenza, ho subito pensato che ci saremmo fatti compagnia in gara.
Purtroppo le sue condizioni di salute non erano al top, per cui ha rinunciato a partire (ecco un altra caratteristica di Paolo, il “saggio”) e si era ritagliato il ruolo di accompagnatore della moglie. Ma volete che uno come lui rimanga senza fare niente? Per cui, con mia grande sorpresa, l’ho ritrovato all’arrivo in veste di speaker: ha dato una mano agli amici della Placentiamarathon (vabbé, aggiungiamo pure Paolo il “volenteroso”).
Arrivo Maratona di Reggio 2012,
in compagnia della moglie di Paolo
... la "vittima",
ma salva per quest'anno!
Dopo aver spiegato chi è Paolo, vi svelo quel’è il suo sogno, che per motivi contingenti dovrà essere rinviato di un anno.
Dico innanzi tutto che il suo piccolo sogno è correre la sua ventesima “100 km del Passatore”. Qualcuno potrà obiettare che in molti lo faranno o l’hanno già fatto. Ok, ma quello che rende grande il sogno di Paolo è poter correre la sua ventesima 100 chilometri del Passatore lo stesso giorno in cui sua moglie correrà la sua prima 100 chilometri!
Questo è un gesto di grande amore, no, non di Paolo ma di sua moglie e questo è quello che farà sì che l’arrivo, mano nella mano, sia un traguardo immenso! 
Mi viene solo ora un dubbio: vuoi vedere che il “sogno” di Paolo potrebbe essere un “incubo” per la moglie? Naturalmente sto scherzando.
Da queste pagine invio a Paolo i miei (e quelli di tutti i lettori) migliori auguri di una completa guarigione, con la certezza di vederlo presto in qualche gara, almeno come spettatore... sempre che gli organizzatori non gli trovino qualche incombenza da svolgere!  

Un flash d’agenzia.
Ieri ho telefonato a Paolo. Era ancora degente in ospedale, ma con un piede sulla porta. Tutto sembra superato nel migliore dei modi, anche se i medici gli hanno consigliato un periodo di riposo. Sono sicuro che, visto che la maratona di Reggio Emilia sarà tra nove mesi, forse ascolterà il consiglio ricevuto.

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