domenica 9 settembre 2012

“Tri pass e una curseta”: camminare tra natura e cultura.

Si è disputata oggi a Capriate San Gervasio la manifestazione "Tri pass e una curseta” (dall'Adda al Malawi)". La gara proponeva, come spesso accade nelle manifestazioni della nostra provincia, quattro percorsi (6, 12, 16 e 23 Km), per cui tutti avevano la possibilità di trovare il percorso su misura.
Numerosi Runners Bergamo erano presenti e quasi tutti hanno scelto la distanza più lunga, che non presentava nessuna difficoltà altimetrica. Anche per me era la distanza giusta e il percorso adatto per riprendere il ritmo di corsa dopo la fermata estiva. Sono partito piano, ma questa non è una novità; la scusa era che dovevo aspettare Bruno, che sarebbe partito qualche minuto dopo e che aveva promesso di correre insieme a me. Sono sicuro che sarebbe stato di parola... il suo problema al piede sarebbe stato una garanzia.



Villaggio Crespi: case operai
Sfortunatamente il problema è più grave del previsto per lui, tanto che alla fine non ha effettuato il percorso lungo. Il fatto che Bruno non mi raggiungesse mi ha dato l’impressione che la mia andatura fosse un’andatura “veloce”, ma considerato che tutti i RB, dopo avermi raggiunto, si allontanavano in fretta, ha confermato che la mia era solo... un’illusione.
Villaggio Crespi: villa dirigenti







Il percorso si è svolto in gran parte lungo il fiume Adda ed i canali, ma soprattutto ha  attraversato il Villaggio Crespi.
Credo valga la pena di spendere due parole su questo complesso, costruito alla fine dell’ottocento dalla famiglia Crespi, che ha scelto la zona tra Capriate e Canonica d’Adda per costruire un cotonificio. Fin qui nulla di particolare; quello che rende particolare la zona è il fatto che Crespi ha affiancato allo stabilimento un vero e proprio villaggio che ospitasse le maestranze con le loro famiglie.

Villaggio Crespi: lavatoi.
Costruzione importante in quanto evitava di
dover andare sull'Adda per lavare

Ai lavoratori venivano messe a diposizione la casa, con annesso un piccolo orto. È  da notare che le abitazioni avevano caratteristiche differenti a secondo del “grado” assunto all’interno della fabbrica: più alto era il grado, migliore era la costruzione.
Furono anche costruite tutte quelle strutture comunitarie che favorivano l’aggregazione sociale anche al fuori del luogo di lavoro: chiesa, asilo e scuola elementare, ospedale, teatro, spaccio, dopolavoro, albergo e, cosa eccezionale per il periodo, anche le docce.
Vi era perfino un cimitero.

Villaggio Crespi: la fabbrica







Non mi dilungo ancora, ma consiglio una visita diretta al complesso, che l'Unesco ha accolto nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa"; nel frattempo potete fare un giro... virtuale, ne vale la pena!



Clicca sull'immagine e...
inizia il tour "virtuale"

Da ultimo segnalo la numerosa partecipazione dei podisti, tanto che il parcheggio disponibile fin dalle 7,15 era a circa 800/1000 metri dalla partenza. Due i fattori che hanno favorito la partecipazione: la posizione di Capriate, al confine tra le province di Bergamo e Milano, ma anche il fatto che la manifestazione era stata organizzata dal gruppo missionario "Si può fare di più", con finalità benefiche.

Compagni di viaggio
© Foto Fausto Dellapiana 2012


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